Fondamenta, ponteggi e costruzioni
Quando parliamo di Giustizia Riparativa parliamo di:
- una visione
- un insieme di pratiche
- un orizzonte
- La visione parla di ciò che non c’è (o non c’è abbastanza) e che vorremmo che ci fosse (o che ci fosse di più): il mondo in cui vorremmo vivere e come vorremmo che fossero le relazioni e i legami tra le persone e la vita comune.
Questa visione chiede un cambiamento culturale. - Le pratiche sono mappe operative che orientano processi tesi a rigenerare le relazioni tra le persone quando sono state interrotte, ferite e danneggiate dai conflitti e dai reati.
Questo tipo di pratiche sono mediative e prevedono la presenza di figure terze che facilitano e mediano. - L’orizzonte riguarda i valori a cui tendere, che sostanziano la visione e orientano le pratiche:
- GIUSTIZIA delle relazioni
- RISPETTO per la DIGNITA’ di tutti gli esseri umani
- SOLIDARIETA’ e RESPONSABILITA’
- VERITA’ dialogica
Nell’ambito penale, laddove sono stati commessi reati, la Giustizia Riparativa è un processo all’interno del quale tutte le parti, ovvero la vittima, il reo e la comunità, si incontrano per decidere collettivamente come gestire le conseguenze del reato e le sue implicazioni per il futuro. Solitamente con l’aiuto di una figura terza che facilita e media.
In senso più ampio l’approccio riparativo consiste in un insieme di pratiche che possono essere messe in campo laddove conflitti e offese tra persone o gruppi abbiano generato sofferenze, ferite, danni, fratture e interruzioni di processi comunicativi e relazionali.
Affinchè sia ripristinata la giustizia delle relazioni.