Il Tavolo lecchese per la Giustizia Restorativa considera la scuola uno dei luoghi privilegiati per fare esperienza con i giovani attorno ai temi del conflitto, attraverso l’approccio restorativo.
La scuola è uno tra i contesti ove emergono sempre più difficoltà e conflittualità che, se non affrontate, degenerano e creano profondo malessere nelle relazioni tra le diverse parti del sistema: studenti, personale scolastico e genitori.
Il Tavolo ha stretto alleanze con diversi Istituti scolastici del territorio anche grazie alla partecipazione di docenti, preziose “antenne” che si sintonizzano con i bisogni delle scuole.
Dal 2016 si è costituito un sottogruppo di lavoro che si riunisce per progettare il percorso con la scuola segnalata, dopo un’attenta analisi della domanda. Il sottogruppo:
- si incontra con il dirigente scolastico e con gli insegnanti referenti delle classi interessate per condividere con loro l’idea, il significato, l’approccio e la metodologia alla base del percorso;
- costruisce il percorso anche con alcuni studenti referenti delle classi, privilegiando un metodo che non prevede interventi frontali e nemmeno dialogo nella logica esperto/studente, bensì che promuova l’attivazione, la discesa in campo e la messa in gioco degli studenti in prima persona.
- ha sperimentato l’utilizzo di un dispositivo narrativo, che aiuta gli studenti a:
identificare una situazione conflittuale e le parti in gioco;
identificare i danni e le vittime del confitto;
assumere la responsabilità di posizionarsi tra le parti in gioco;
dialogare attraverso un linguaggio non violento;
collaborare per trovare insieme una possibile via di uscita “a testa alta”
Al termine dei percorsi proposti e realizzati la classe racconta l’esperienza condivisa.